Si può intercettare un oggetto che arriva da un altro sistema stellare, attraversa il Sistema Solare a velocità molto elevata e poi esce nello spazio interstellare, per non tornare mai più? È la domanda al centro di uno studio pubblicato da un team guidato da un ricercatore della Michigan State University, che per la prima volta analizza in dettaglio la fattibilità tecnica di inseguire e raggiungere 3I/ATLAS, il terzo oggetto interstellare mai osservato.
Scoperto l’1 luglio 2025, 3I/ATLAS è già stato confermato come un visitatore proveniente dall’esterno del Sistema Solare. La sua traiettoria è iperbolica, con una velocità attuale di circa 58 km/s, la sua natura è cometaria, e la sua origine potrebbe risalire al disco spesso della nostra galassia. Ma la vera particolarità è il tempismo: stavolta, a differenza dei due oggetti interstellari 1I/‘Oumuamua e 2I/Borisov, l’abbiamo visto in anticipo, mentre si trova ancora nella fase di avvicinamento al Sole.
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