Nel corso della storia, l’Umanità ha sempre inseguito la risorsa più preziosa del proprio tempo. Nell’Ottocento fu l’oro, nel Novecento il petrolio. Oggi, nell’era delle intelligenze artificiali, la nuova ricchezza si misura in dati e potenza di calcolo. Ogni messaggio inviato, transazione effettuata o video visualizzato alimenta un flusso ininterrotto di informazioni che attraversa il pianeta. I dati sono diventati il motore dell’economia moderna, la linfa su cui si fondano intelligenze artificiali, piattaforme di streaming, reti sociali e interi ecosistemi industriali.
E come per l’oro e il petrolio, anche questa nuova corsa ha un prezzo. I data center terrestri, i moderni “pozzi” da cui estraiamo potenza di calcolo, consumano quantità crescenti di energia e acqua, contribuendo all’impatto ambientale globale. E con la domanda di elaborazione in continua crescita, spinta soprattutto dalle IA generative, il modello attuale mostra già i suoi limiti.
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