Potremmo vivere in un vuoto. Non nel senso esistenziale, ma in senso cosmologico: secondo un nuovo studio presentato al National Astronomy Meeting (NAM) 2025 della Royal Astronomical Society, la Terra e l’intera Via Lattea potrebbero trovarsi al centro di una gigantesca regione dell’Universo in cui lo spazio si espande più rapidamente del normale. Una sorta di “bolla” cosmica, un vuoto cosmico, con densità inferiore alla media, che potrebbe riscrivere ciò che pensiamo di sapere sull’espansione dell’Universo.
A guida dello studio sono due astronomi britannici, che hanno pubblicato la loro ricerca su Monthly Notices of the Royal Astronomical Society. L’ipotesi è ardita, ma potrebbe potenzialmente risolvere la cosiddetta tensione di Hubble, una delle anomalie più persistenti della cosmologia moderna. I loro risultati suggeriscono che un simile vuoto, se esistesse davvero, sarebbe cento milioni di volte più compatibile con le osservazioni rispetto a un Universo del tutto omogeneo. Un’affermazione che, se confermata, avrebbe conseguenze molto importanti.
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