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Home Scienza Astronomia e astrofisica

Un metodo basato su reti neurali per classificare milioni di oggetti celesti nei grandi survey astronomici

by Orbit Astrospace
Luglio 29, 2025
in Astronomia e astrofisica, Scienza
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Visualizzazione 3D a partire dai dati dello Sloan Digital Sky Survey delle strutture più grandi conosciute nell'Universo. Credits: SDSS/NASA/University of Chicago and Adler Planetarium and Astronomy Museum

Visualizzazione 3D a partire dai dati dello Sloan Digital Sky Survey delle strutture più grandi conosciute nell'Universo. Credits: SDSS/NASA/University of Chicago and Adler Planetarium and Astronomy Museum

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È possibile classificare milioni di oggetti celesti senza utilizzare il loro spettro? È la sfida affrontata da un nuovo studio guidato da ricercatori degli Yunnan Observatories dell’Accademia Cinese delle Scienze (CAS), che ha sviluppato un metodo innovativo per identificare stelle, galassie e quasar su larga scala, utilizzando una rete neurale multimodale.

Nell’astronomia moderna, classificare le sorgenti osservate nei grandi survey è un passaggio cruciale per costruire mappe affidabili dell’Universo. Ma farlo con metodi spettroscopici (che sono i più precisi) richiede tempo e ingenti risorse. D’altra parte, basarsi solo su immagini e colori può portare a errori: stelle e quasar ad alto redshift, per esempio, possono apparire identici in una foto.

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Tags: classificazioneIAreti neuraliUniversoUniverso su larga scala

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