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Astrospace Orbit
Home Esplorazione spaziale Sistema Solare

Ecco cosa abbiamo imparato dalla tempesta geomagnetica più intensa degli ultimi 20 anni

by Orbit Astrospace
Maggio 12, 2025
in Scienza, Sistema Solare
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Immagine del Sole ottenuta con il Solar Dynamics Observatory della NASA il 7 maggio 2024, in luce ultravioletta estrema. Al centro, la regione attiva che ha istigato la tempesta di Gannon. Credits: NASA/Helioviewer

Immagine del Sole ottenuta con il Solar Dynamics Observatory della NASA il 7 maggio 2024, in luce ultravioletta estrema. Al centro, la regione attiva che ha istigato la tempesta di Gannon. Credits: NASA/Helioviewer

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Nella notte tra il 10 e l’11 maggio 2024, la Terra è stata colpita dalla più intensa tempesta geomagnetica degli ultimi vent’anni, soprannominata “tempesta di Gannon” in memoria della fisica Jennifer Gannon. L’evento ha raggiunto il livello massimo della scala NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration), pari a G5, classificazione riservata alle tempeste capaci di generare disturbi significativi alle reti elettriche, ai sistemi di navigazione satellitare e alle comunicazioni radio. L’ultima tempesta di pari intensità risale all’ottobre 2003, durante il ciclo solare 23.

L’origine dell’evento è stata un gruppo particolarmente attivo di macchie solari, denominato AR3664, che ha emesso una serie ravvicinata di espulsioni di massa coronale (CME) dirette verso la Terra. Le CME, nuvole di plasma cariche di particelle ad alta energia, hanno impattato il campo magnetico terrestre in sequenza, amplificando l’effetto complessivo della tempesta geomagnetica. L’interazione con la magnetosfera terrestre ha prodotto aurore visibili a latitudini inusuali, fino al centro Europa e agli Stati Uniti meridionali, un fenomeno raro che ha riportato l’attenzione mediatica e scientifica sul cosiddetto space weather.

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Tags: Solespace weathertempesta geomagneticatempesta solareTerra

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